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Sottoscritto il primo disciplinare volontario per la Pizza contemporanea pugliese

Taranto – “Un disciplinare volontario dedicato alla Pizza contemporanea pugliese che così diventa strumento di marketing territoriale; ma vinceremo realmente quando nelle pizzerie in giro per l’Italia e per il mondo i menù riporteranno tra le varie tipologie anche quella pugliese” è il commento degli organizzatori di Ego Pizza Festival a margine della conferenza stampa che ha visto la sottoscrizione di un documento con il quale Enogastro Hub, l’associazione che organizza il festival sin dal 2017, si è fatta promotrice di questo percorso al quale hanno aderito anche il molino Quaglia, sei pizzaioli pugliesi e l’azienda casearia Gioiella.

“Ci siamo impegnati a portare la Pizza contemporanea pugliese a conseguire una certificazione volontaria che è il Marchio prodotti di Puglia – il commento di Michelangelo De Palma della società di consulenza Agriplan – e non lo abbiamo fatto da soli ma insieme a produttori di grano e pizzaioli, che hanno deciso di apporre il Marchio collettivo sui loro prodotti. Da oggi inizia ufficialmente il processo, stiamo definendo il disciplinare che poi tutti useranno. E abbiamo registrato anche l’interesse della mozzarella dop di Gioia del colle”.

Michelangelo De Palma Agriplan

Ogni giorno in Italia si mangiano 5 milioni di pizze. “Pizza” è una delle poche parole italiane che non può essere tradotta in altre lingue. Tutti la pronunciano allo stesso modo, ma ognuno la mangia in maniera diversa.

Dalla storica napoletana alla sottilissima romana, oggi nel panorama delle pizze nazionali contemporanea arriva anche la pugliese: leggera, croccante, accoglie su di sé tutte le eccellenze del tacco d’Italia. “L’idea di scrivere un disciplinare volontario è una maniera per rendere la pizza uno strumento di comunicazione del nostro paniere gastronomico – ha commentato Monica Caradonna, conduttrice Tv e ideatrice della kermesse. E siamo partiti dal grano e dall’olio evo. Basti pensare che in Puglia sono 330mila gli ettari destinati alla produzione olearia con il 36% della produzione nazionale, per non parlare del grano e della mozzarella Dop”.

Una sfida ambiziosa che ha posto in sinergia diversi pizzaioli pugliesi, Marco Bovio, Andrea Godi, Michel Greco, Michele Lococciolo, Francesco Pellegrino e Cristiano Taurisano uniti per la stesura di un documento in cui sono state definite anche le modalità di lavorazione tecnica e ambientale mai codificate prima e che hanno visto già una prima sessione operativa nella sede dell’Università della farina dell’azienda Molino Quaglia.

E parlando di pizza pugliese non si può non partire dal grano, la Puglia infatti è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10 milioni di quintali prodotti in media all’anno. Per questo tra i promotori del disciplinare di pizza contemporanea pugliese c’è anche Petra Molino Quaglia. “Quando ci hanno chiesto di entrare in questo progetto ne siamo stati entusiasti, perché mette in correlazione i pizzaioli con gli agricoltori. Il pizzaiolo adotta un raccolto e realizza un prodotto unico, perché il grano dal quale nasce utilizza una coltivazione evolutiva, spiega Piero Gabrieli direttore marketing Petra Molino Quaglia. Una pizza per parlare di territorio non deve solo avere il condimento ma deve partire dai grani”.

A Taranto, nella giornata conclusiva di Ego Pizza Festival, è stato presentato il primo progetto di disciplinare volontario legato alla pizza contemporanea pugliese, un momento che segna un nuovo capitolo nel mondo dell’arte bianca.

Una volta definito il progetto e stabilite le regole, il disciplinare volontario verrà proposto alla Regione Puglia con l’auspicio che si possa ottenere la certificazione dei prodotti a marchio qualità. Un marchio che nasce dalla volontà degli aderenti alla filiera, dal produttore di grano, ai pizzaioli e infine ai consumatori, di tutelarne la qualità. Una certificazione paragonabile alle DOP e alle IGP che andrebbe ad incrementare anche l’economia della produzione enogastronomica locale.

28 Marzo 2025

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